La Provincia di Viterbo rischia di diventare la grande fabbrica delle rinnovabili in Italia e una delle maggiori in Europa, con quasi 7000 ettari di fotovoltaico a terra (alla data) e decine e decine di torri eoliche. Tutto questo in aggiunta alle centrali elettriche fossili, ai grandi impianti di compostaggio già esistenti e inoltre al concreto rischio di essere destinata ad ospitare il sito unico nazionale per le scorie radioattive.
Le energie rinnovabili sono imprescindibili se si vuole arrivare alla chiusura di centrali inquinanti, come quella a carbone di Civitavecchia. Ma un altro obiettivo altrettanto prioritario quello della tutela delle risorse primarie, come l’acqua e la terra, la tutela delle biodiversità, del paesaggio, delle risorse per una sana alimentazione.