TUSCANIA OPEN FORUM – Alla ricerca dei nostri futuri possibili: materiali scaricabili

Si rendono disponibili per lo scaricamento i materiali presentati durante il convegno del 18 marzo 2022. La Provincia di Viterbo rischia di diventare la grande fabbrica delle rinnovabili in Italia e una delle maggiori in Europa, con quasi 7000 ettari di fotovoltaico a terra (alla data) e decine e decine di torri eoliche. Tutto questo in aggiunta alle centrali elettriche fossili, ai grandi impianti di compostaggio gi  esistenti e inoltre al concreto rischio di essere destinata ad ospitare il sito unico nazionale per le scorie radioattive.

Informazioni sull’evento

Le energie rinnovabili sono imprescindibili se si vuole arrivare alla chiusura di centrali inquinanti, come quella a carbone di Civitavecchia. Ma un altro obiettivo altrettanto prioritario quello della tutela delle risorse primarie, come l’acqua e la terra, la tutela delle biodiversità, del paesaggio, delle risorse per una sana alimentazione. Questi obiettivi non dovrebbero entrare in conflitto, come invece avviene, in particolare nell’area dei comuni di Montalto di Castro, Tarquinia e Tuscania. Tutto questo avviene a dispetto della vocazione agricola, produzioni biologiche e di eccellenza, dell’importanza crescente del turismo sostenibile, della rilevanza paesaggistica di un territorio di incomparabile bellezza, per le risorse naturalistiche, archeologiche, architettoniche e storiche di un territorio unico al mondo, culla di antiche civilt  e vicino a flussi turistici importanti (la Capitale, il porto di Civitavecchia, la Toscana e il fil-rouge della Maremma, …) e a siti Unesco. Quando parliamo di paesaggio, patrimonio culturale, agricoltura, stiamo parlando di beni comuni, di economia, società, ambiente, umano e naturalistico, identità di un territorio e di una intera comunità. Questi temi non possono essere accantonati neanche nella fase attuale di crisi geopolitica che stiamo drammaticamente attraversando, che spinge ad affrontare con ancora maggiore lucidità dilemmi fondamentali per l’era che viviamo. Basti pensare, accanto alla questione energetica, alla questione delle materie prime alimentari e alla necessità  di ripensare comunità locali nella direzione della sostenibilità. Tuscania l’esempio emblematico e drammatico di questi dilemmi e delle conseguenze di un “non governo” del territorio, se per governo del territorio intendiamo la realizzazione concreta di ci che nasce da un disegno di futuro, consapevole, condiviso e ispirato al bene della collettività. La registrazione della Virtual Conference del 18 marzo Tuscania Open Forum – Il caso Tuscia, coordinato dal giornalista Giuliano Zoppis,  con interventi di:

  • Donata Pacces: Presidente AssoTuscania
  • Maria Rita Fiasco: Presidente AssoTuscania
  • Roberta Lombardi: Assessora alla transizione ecologica e digitale della Regione Lazio
  • Margherita Eichberg: Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio
  • Monica Tommasi: Presidente Amici della Terra
  • Ermanno Nicolai: Assessore all’ambiente della Provincia di Viterbo
  • Stefania Nicolosi: Assessora all’ambiente del Comune di Tuscania, Capofila Area Interna Alta Tuscia-Antica Città di Castro
  • Andrea Ferrante: Comitato di indirizzo del Biodistretto della Via Amerina
  • Luigi Favale: Comitato Direttivo AssoTuscania
  • Patrizio Nicolai: Coldiretti Viterbo
  • Luisa Ciambella: consigliera del Comune di Viterbo
  • Pier Luca Balletti: presidente Federalberghi Viterbo
  • Gabriele Antoniella: Presidente Biodistretto Lago di Bolsena
  • Giovanni De Caro: AIOS Lazio
  • Marzia Marzoli: Presidente Italia Nostra sezione Etruria
  • Donato Limone: Professore di informatica giuridica e direttore della “Rivista elettronica di diritto, economia, management”

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Il materiale da scaricare