Assotuscania aderisce con convinzione alla marcia NO Scorie dell’11 maggio a Corchiano, nel segno di un impegno costante per la tutela del paesaggio, dell’ambiente e del diritto delle comunità a scegliere il proprio futuro.
Dire NO al deposito nazionale di scorie nucleari nella Tuscia è necessario, ma non basta. È il momento di dire con forza anche NO a nuove installazioni FER industriali, che continuano a stravolgere il territorio. La Tuscia ospita già l’80% della produzione da fonti rinnovabili dell’intero Lazio, superando ampiamente i target previsti per il 2030. Oltre 6000 ettari di terreno agricolo sono stati sacrificati, quasi 300 pale eoliche sono previste sulle colline e di fronte alle nostre coste, mentre le comunità assistono a una trasformazione irreversibile, spesso decisa altrove.
Questo territorio ha già dato. Ora ha il diritto di dire basta.
Chiediamo alle amministrazioni locali di esercitare con responsabilità il loro ruolo di governo del territorio, attraverso strumenti di pianificazione coerenti e partecipati: Piani Regolatori Generali aggiornati, processi di progettazione d’impatto condivisa, reali percorsi di consultazione e informazione ambientale, come previsto dalle normative vigenti.
La difesa della Tuscia non è una battaglia contro il futuro, ma per un futuro giusto, sostenibile e condiviso. Un futuro in cui la transizione ecologica non diventi una nuova forma di colonizzazione economica e ambientale.
C’è un limite al sacrificio. La Tuscia l’ha già superato.
Marciamo per dire NO. Ma anche per dire SÌ a un’altra idea di territorio.