A Tuscania è stata istituita una Consulta Ambientale

In data 30 novembre 2019 a Tuscania con delibera unanime del Consiglio Comunale è stata istituita una Consulta Ambientale.

Pochi sanno che esiste e ancora meno sanno a cosa possa servire.

In questo articolo, vogliamo far conoscere questo strumento e fare una sintesi del lavoro svolto in oltre un anno e mezzo e dei suoi limiti, che sono tali da impedire una reale ed incisiva operatività.

Per poter coerentemente fare una sintesi sul lavoro svolto dalla Consulta Ambientale di Tuscania e sui suoi limiti, a un anno e mezzo dalla sua istituzione, iniziamo con il richiamare innanzitutto gli articoli fondamentali in essa pubblicati, che ne descrivono le funzioni, finalità e le norme che sovrintendono al suo operato.

L’art.1 del regolamento nel delineare le finalità e il perché del suo esistere, recita, tra l’altro:

La Consulta Ambientale è l’organo consultivo e di proposta dell’Amministrazione Comunale in materia ambientale e rappresenta un’importante sede di partecipazione, confronto e scambio di informazioni tra soggetti aventi scopi di tutela dell’ambiente e della natura, di promozione ed educazione alla sostenibilità ambientale, con sede nel territorio comunale ed operante su di esso.

In particolare la Consulta Ambientale si esprime sulle seguenti tematiche:

  • Tutela e valorizzazione delle risorse naturali, del paesaggio, del suolo, del territorio e degli habitat;
  • Salvaguardia della biodiversità e della fauna selvatica;
  • Inquinamento, qualità dell’aria, dell’acqua e risparmio idrico
  • Risparmio e Produzione energetico, fonti rinnovabili e alternative di energia;
  • Ciclo integrato della gestione dei rifiuti;
  • Promozione, informazione ed educazione ambientale”Nell’art.2 del medesimo regolamento, in merito ai compiti della Consulta Ambientale, si legge:“E’ compito della Consulta Ambientale:
  • essere luogo di confronto e di collaborazione tra associazioni, enti, gruppi e cittadini per sviluppare la capacità di comprendere i valori dell’ambiente come Bene Comune;
  • collaborare con l’Assessorato o con il Consigliere Comunale con delega all’Ambiente, in qualità di organo con funzioni consultive, propositive, di studio ed osservazione; a tal fine la Consulta Ambientale esprime pareri su progetti, iniziative, programmi , che siano di pertinenza dell’amministrazione comunale o sottoposte all’esame ed attenzione della stessa. I pareri non sono vincolanti per l’Amministrazione Comunale.
  • formulare altresì, anche di sua autonoma iniziativa, proposte operative intese a sollecitare il Comune ad adottare atti o iniziative o interventi su problemi ambientali,
  • segnalare problematiche ed emergenze ambientali;
  • istituire Gruppi di lavoro (Tavoli tematici) su questioni di particolare rilevanza ambientale;
  • promuovere iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa del territorio e della valorizzazione dell’ambiente urbano e naturale, di ampliare ed arricchire l’informazione sullo stato ambientale ed energetico nel territorio comunale;
  • promuovere il dialogo e il confronto fra i cittadini, l’Amministrazione Comunale e le istituzioni in genere, con la discussione dei programmi di intervento sulla natura, sul territorio e sul patrimonio ambientale del paese, anche attraverso appositi strumenti (mail, questionari, incontri, interviste, auditing, ecc.);
  • promuovere la reale partecipazione dei cittadini al governo dell’ambiente e coinvolgerli nelle problematiche inerenti la Sostenibilità e l’utilizzo delle Fonti energetiche
  • confrontarsi in modo diretto con l’Amministrazione attraverso la convocazione di riunioni su specifici temi;
  • eseguire analisi e approfondimento di particolari problematiche, avvalendosi anche di esperti volontari;
  • organizzare o partecipare all’organizzazione di seminari, eventi ed incontri su temi specifici.
  • promuovere la diffusione delle nuove tecnologie per il risparmio energetico e favorirel’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili;
  • promuovere lo sviluppo sostenibile, favorire il benessere della comunità, migliorare l’uso delterritorio e del suolo;
  • stimolare e favorire il sorgere e lo svilupparsi di tutte quelle iniziative che servano a potenziare evalorizzare la cultura dell’ambiente e del paesaggio come occasioni di crescita educativa deicittadini e come propulsore di sviluppo economico del territorio;
  • istituire, modificare, regolare Gruppi di lavoro (Tavoli tematici) per l’attuazione delle finalità di cuisopra su questioni di particolare rilevanza ambientale;
  • proporre e discutere temi ambientali, energetici e sostenibilità di cui all’art.1
  • svolgere la propria attività nell’ambito dei compiti previsti dall’art. 2 La diffusione e la divulgazionedi informazioni su questioni di interesse comune, nonché i resoconti dell’attività della stessa Consulta dovranno essere resi pubblici, attraverso idonei strumenti di comunicazione, di volta in volta definiti, dando priorità alla diffusione informatica sul sito comunale.
  • L’ Amministrazione del Comune di Tuscania si impegna a tenere nella massima considerazione le proposte e le osservazioni della Consulta, cercando di attuarle nell’ambito delle sue competenze e possibilità e nell’ indirizzo delle sue scelte programmatiche”.Gli articoli successivi che delineano i membri e le modalità operative della Consulta Ambientale recitano in sintesi che“La Consulta Ambientale è costituita da:
  1. Membri di diritto: Il Sindaco l’Assessore o il Consigliere con delega all’ambiente (che presiedono la Consulta Ambientale), n.1 consigliere comunale appartenente alla minoranza
  2. Potranno essere nominati Membri della Consulta i rappresentanti di Associazioni, Organizzazioni, Enti, Istituzioni e Comitati di cittadini operanti sul territorio comunale o semplici cittadini esperti nelle materie Ambientale o operanti con forme di volontario nel territorio di Tuscania;

I membri della Consulta Ambientale restano in carica per lo stesso periodo di durata del Consiglio Comunale.

La Consulta si riunisce su iniziativa del Presidente almeno ogni sei mesi e risulta costituita qualunque sia il numero dei partecipanti. Di ogni incontro è redatto apposito verbale. Le attività in essa svolte sono a titolo gratuito.

Il regolamento della Consulta Ambientale viene approvato con Delibera del Consiglio comunale e può essere modificato dal Consiglio Comunale con propria deliberazione, anche su proposta della Consulta”.

Da questa sintesi, emerge un quadro normativo che apparentemente sembra chiaro e normato. Ora che conosciamo i punti importanti del regolamento che ha istituito la Consulta Ambientale, andiamo a vedere la realtà del suo operare.

La Consulta Ambientale di Tuscania dalla sua costituzione si è riunita sei volte, compresa la seduta di insediamento, affrontando praticamente ognuno dei temi elencati nell’art.1. Tutti temi fondamentali che attengono alla qualità della vita dei cittadini di Tuscania e al futuro della nostra città in termini di salute personale, di tutela ambientale e paesaggistica, di sviluppo economico, produttivo e turistico sostenibili.

In questi incontri i rappresentanti delle associazioni che ne facevano parte, AssoTuscania compresa, a vario titolo e in diverso modo hanno dato contributi significativi, sollecitando riflessioni, segnalando emergenze (qualità dell’acqua, raccolta differenziata, igiene urbana, compostaggio, energie rinnovabili) e presentando proposte, ma rilevando anche limiti normativi della delibera di istituzione della Consulta Ambientale che purtroppo ne depotenziano e ne sviliscono le funzioni.

Tra i limiti fondamentali emersi in un anno e mezzo di operatività e che sono da correggere:

  1. i tempi dilatati delle convocazioni (ogni sei mesi): sono tempi inadeguati stante una condizione di emergenza permanente per i temi noti suesposti, che richiederebbero un’attenzione immediata e risolutiva
  2. la mancata pubblicazione dei resoconti dell’attività della Consulta Ambientale (previsto dall’art.2) “attraverso idonei strumenti di comunicazione, di volta in volta definiti, dando priorità alla diffusione informatica sul sito comunaleI resoconti, pur fatti regolarmente e tempestivamente, non sono mai stati pubblicati nei modi previsti dal regolamento
  3. da ultimo ma non per importanza, le modalità di convocazione, delle quali si è richiesta correzione, che agiscono solo su iniziativa del Presidente, che ne decide anche l’O.d,G., limitando e filtrando di fatto l’iniziativa dei rappresentanti delle associazioni/enti

Tutti questi punti sono stati sottoposti all’attenzione del Presidente, sin dal secondo incontro del febbraio 2020, come registrato nel verbale. Allo stesso modo non sono state prese in considerazione le proposte a più riprese presentate su temi importanti, riguardanti ad esempio l’acqua potabile, la rilevazione delle emissioni odorifere dell’impianto di compostaggio, l’educazione ambientale, la tutela del verde pubblico.

I resoconti delle riunioni non sono mai stati pubblicati.

Nel frattempo si sono registrate importanti defezioni di alcune associazioni e membri costituenti la Consulta Ambientale, in segno di marcato disaccordo e di presa di distanza dall’inefficace funzionamento, che ha determinato tra l’altro l’assoluta irrilevanza pratica della Consulta, sia come organo consultivo dell’Amministrazione comunale, sia per l’attuazione delle proposte, incluse quelle verbalmente apprezzate e positivamente accolte

Cosa fare quindi? Cosa proponiamo?

La Consulta Ambientale è uno strumento indispensabile a Tuscania, cittadina e territorio che sono sotto la pressione e l’attacco di numerose emergenze ambientali, che rischiano di minarne irrimediabilmente il futuro.

Numerosi membri della Consulta ambientale di Tuscania hanno deciso di ritirare i propri rappresentanti: l’ultimo esodo riguarda i consiglieri di minoranza Annarita Properzi e Serena Pallottini, che seguono l’abbandono di Legambiente e del rappresentante di Amici della Terra.

Sulle motivazioni che hanno spinto all’abbandono ben quattro rappresentanti della Consulta Ambientale non intendiamo interferire, rispettando le motivazioni di ognuno.

Restiamo convinti che questo strumento di democrazia vada mantenuto e potenziato nella sua funzione quale luogo naturale di partecipazione e cittadinanza attiva, quale luogo di raccolta, sviluppo e confronto, utile a riflettere sul Bene Comune e su come tutelarlo.

Occorre trovare subito una soluzione a quanto da tempo sottoposto all’attenzione del Sindaco quale Presidente della Consulta Ambientale, al fine di ristabilire una piena funzionalità come previsto dalla totalità degli statuti normativi delle Consulte cittadine, che garantiscono in tutta Italia una efficace partecipazione, valorizzando l’iniziativa e l’apporto degli attori sociali integrandoli alle azioni dell’ente locale.

Chiediamo, quindi, come previsto possibile dall’art.11, di correggere i meccanismi che oggi risultano essere limitanti delle piene funzioni della Consulta Ambientale e di rendere pubblici i verbali delle riunioni che si sono svolte, come richiesto ormai da troppo tempo.

La pubblicazione dei verbali è fondamentale per l’informazione, la trasparenza e la possibilità di mobilitare risorse a supporto delle iniziative.

Reputiamo indispensabile l’informazione istituzionale per favorire una piena consapevolezza della popolazione sui temi ambientali, che allo stato risulta pressoché assente. Qualora questo non venisse fatto dal Comune, contravvenendo così ad un esplicito articolo del Regolamento, provvederemo noi come AssoTuscania a rendere disponibili i verbali sul sito associativo.

Chiediamo al Sindaco Fabio Bartolacci, quale Presidente della Consulta Ambientale di Tuscania, di onorare pienamente quanto riportato all’ultimo comma dell’art.2 del Regolamento :

L’ Amministrazione del Comune di Tuscania si impegna a tenere nella massima considerazione le proposte e le osservazioni della Consulta, cercando di attuarle nell’ambito delle sue competenze e possibilità e nell’ indirizzo delle sue scelte programmatiche.”