Assotuscania in difesa del paesaggio: 10 giugno in piazza Montecitorio insieme alle associazioni della “Coalizione Articolo 9 per il paesaggio”

Il Decreto “Semplificazioni” varato a supporto del PNRR, in particolare le norme specificamente dedicate alla velocizzazione degli impianti eolici e fotovoltaici a terra, continua a trasformare i territori di pregio naturalistico e paesaggistico italiani in sterminate zone industriali.

Se l’attuale testo del DL non verrà cambiato, si determinerà il più rilevante consumo di suolo che sia mai avvenuto nel nostro Paese, con effetti irreversibili, anche all’agricoltura e all’attività turistica delle aree interne. Questo avviene perché si è scelto di non affrontare il nodo della pianificazione, anzi senza la minima cautela per valori fondanti della Repubblica affermati nella prima parte della Costituzione, in primis l’art. 9 richiamato con forza dalla Coalizione che oggi manifesta in Piazza Montecitorio.


La Coalizione è costituita da 24 associazioniambientaliste e culturali che si battono affinché questo principio venga tutelato, perché il contrasto alla lesione del paesaggio, al consumo indiscriminato di suolo, al depauperamento della biodiversità trovino un riscontro nella legislazione, negli atti concreti di governo, negli interventi amministrativi, a livello nazionale e locale.


Le associazioni chiedono alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di stralciare dal DL le norme che si riferiscono all’installazione degli impianti eolici e fotovoltaici nei territori agricoli, collinari e montani. Per questa specifica materia esiste già l’art. 5 della legge delega europea n. 53/2021 che fissa i criteri su cui dovrà basarsi la disciplina per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti. Disciplina che dovrà recepire la Direttiva 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (c.d. RED 2), entro il prossimo 30 giugno.


Tra i criteri contenuti nella legge delega vi sono: il rispetto delle esigenze di tutela del paesaggio e delle aree agricole e forestali, l’utilizzo di superfici di strutture edificate quali capannoni industriali, parcheggi e aree non utilizzabili per altri scopi. Il decreto legislativo da emanare dovrà, inoltre, uniformarsi all’art. 5 del Regolamento UE 2021/241 che stabilisce che il PNRR finanzi unicamente le misure che rispettano il principio “di non arrecare un danno significativo” agli obiettivi ambientali, compresa la biodiversità. Ciò significa che la valutazione ambientale dei progetti di fonti rinnovabili, anche non compresi in aree protette o vincolate, non potrà essere attenuata, evitata o ignorata in nome della velocizzazione delle realizzazioni. La Coalizione è favorevole a misure efficaci per il contrasto al cambiamento climatico e accetta l’apporto alla transizione energetica delle fonti cosiddette rinnovabili elettriche intermittenti, purché gli impianti siano collocati in modo rispettoso del grande valore naturalistico e paesaggistico del Paese.


Infine, occorre non illudersi che i problemi possano essere risolti in modo autoritario con la frettolosa approvazione di un decreto che si limita ad azzerare le possibilità di opporsi e ad esautorare le autorità di garanzia e di tutela. Occorre una nuova vera regolamentazione normativa che al termine di un debat pubblique con i vari stakeholders interessati possa almeno definire le norme per:

a) l’individuazione degli ambiti territoriali in cui installare gli impianti tenendo conto delle criticità ambientali, paesaggistiche e culturali;

b) i criteri di dismissione degli impianti al termine del loro ciclo di vita, facendone ricadere i costi sugli installatori e non sulla collettività o sui consumatori.

  • Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare Altragricoltura
  • Altura
  • Amici della Terra
  • Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli Assotuscania
  • CNP
  • Centro Parchi Internazionale
  • Comitato per la Bellezza
  • Comitato Roma 150
  • Emergenza Cultura
  • ENPA
  • Federazione nazionale Pro Natura
  • Forum Nazionale Salviamo Il Paesaggio Gruppo d’Intervento Giuridico
  • GUFI Gruppo Unitario per le Foreste Italiane Italia Nostra
  • Lipu – BirdLife Italia
  • Mountain Wilderness Italia
  • Movimento Azzurro
  • Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio Respiro Verde Legalberi
  • Rete della Resistenza sui Crinali Wilderness Italia

ADERISCONO ANCHE

Il Bugno Villico Memoria e Futuro Strade Aperte Tuscia Liber

Allegati